12 maggio 2019
28 marzo 2020
(annullato causa Covid)
Evento on line - 9 Ottobre 2021
Nel corso dell’ultimo anno la diffusione di un virus, del tutto nuovo e sconosciuto, è salito alla ribalta della cronaca con una sorprendente rapidità, diffondendosi in modo fulmineo tra Oriente, Occidente, Nord e Sud del mondo. L’inconscio individuale, di gruppo e collettivo si è fatto sentire attraverso sogni, associazioni, frammenti di memoria condivisi e non, tra immagini di imminenti catastrofi e speranze di rinascita… Ma cosa prende forma nel mondo della psicoterapia, dell’analisi e nelle istituzioni stesse che le rappresentano? Incontri, gruppi, contatti spontanei, si sono intensificati in una situazione condivisa, per riflettere sul terreno comune della transizione incerta che stiamo attraversando. La ricerca di nuovi riferimenti che possano delineare tracce, nuove mappe, riferimenti, si rende indispensabile. Ci verranno in aiuto le immagini dell’inconscio? In molti contesti lavorativi, in ambito psicoterapeutico, didattico, psicosocio-assistenziale, i giovani terapeuti si sono trovati di fronte alla necessità di lavorare con gruppi scolastici, comunitari, istituzionali, familiari, nella dimensione on line. Così, da un giorno all’altro si sono imbattuti nella sfida di riempire quei vuoti creati dal lockdown e da subito hanno riconosciuto in loro la consapevolezza che non si trattava solo di “riempirli” ri-creando una dimensione socio-relazionale in sentore di sopravvivenza sociale, ma il loro compito andava ben oltre.
Si trattava e si tratta di ricercare, attraverso l’esperienza, nuove risorse e nuovi significati esistenziali e relazionali, verso un futuro ricco di incertezze, ma che tutti siamo impegnati a costruire.
Diventa ciò che sei
nel modo a te più congeniale,
o in quello più tortuoso,
ma impegnati.